Corsa a piedi nudi "Serra S. Giacomo"

Ultima Domenica di Agosto

La corsa si svolge dalla cima della Serra San Giacomo, colle sovrastante alcune centinaia di metri Salvitelle, fino alla Cappella del Santo. Partecipano concorrenti di ogni età purché nati o residenti a Salvitelle che, come vuole la tradizione, scendono a piedi nudi per sentieri impervi tra roveti e sterpi. Al termine della corsa dopo aver baciato, per devozione, il piede del simulacro del Santo, tutti i partecipanti si lavano i piedi in una tinozza in cui viene versato del buon vino di Salvitelle per disinfettare le ferite provocate dal terreno accidentato. La gara ha un’origine storica precisa che risale al periodo della dominazione francese tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800. Infatti nel 1791, Serra San Giacomo fu campo di esercitazione dei fucilieri francesi da montagna. I pastori del posto, legati anche loro alla Monarchia come tanti cittadini del Sud, per beffarsi dei soldati francesi, i quali prima d’intraprendere la scalata si stringavano bene gli scarponi, gareggiavano con loro, compiendo ascesa e discesa del monte, a piedi scalzi, tra la intricata e spinosa vegetazione del monte. Al termine si disputa il torneo di lotta greco-romana con le stesse regole della corsa per quanto riguarda i partecipanti. Di questa non si conoscono le origini anche se, a detta di alcuni, si tratta della rievocazione di un’antica lotta tra pastori, o secondo altri, risalente al Pentathlon dell’antica Grecia.
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